Prendi una distesa di sabbia, in un posto caldo come l'infno, coperto da una nebbiolina di umidità, inondala di dollari e di acqua desalinizzata del Golfo Persico, mettici Indiani, Negri e Cinesi come manodopera a basso costo per costruire chilometrici grattacieli di lusso. Aggiungi qualche migliaia di cafoni dall'Occidente e sei arrivato a Dubai.
Sembra che la nuova frontiera dell'emigrazione sia qui negli Emirati Arabi, nei negozi dell'aereoporto non trovi un arabo ma ragazzi di qualunque nazione, le facce annoiate.
È caro come l'oro, per la prima volta non mi sento l'Europeo in terra di conquista ma faccio i conti con il cellulare per capire che una piccola piadina costa 7 euro, un succo di frutta 6 e via dicendo. Solo le sigarette costano poco, 15 euro ma ho smesso di fumare 4 anni fa. Fuck! Questi sono i momenti casuali in cui rimpiango quando fumavo ed era una gioia scendere dall'aereo e rinchiudersi negli acquari di vetro a fumare tutte le sigarette di quelli che ti stanno attorno.
Il concerto dei Duran Duran "One More Night " sull'entertainment di Emirates mi fa venir voglia di andare in edicola a comprare il "Paninaro".
